"Biancaneve e i sette nazi" in ricordo di Federico Cornoni

News
22/5/2024

Dalla Gazzetta di Parma del 20/05/2024.
Scritto da Valeria Ottolenghi

Per Federico Cornoni. Tanto pubblico al Teatro al Parco per il primo spettacolo della fitta rassegna - cinque spettacoli in tre giorni - Canile Drammatico, un’atmosfera speciale di attesa, voglia di contatto, tanti spettatori che si conoscevanotra loro, molti saluti. E si è avvertito diffuso il desiderio di ridere con «Biancaneve e i sette nazi», progetto di FanniBanni’s,regia e drammaturgia di Nic-letta Nobile, primo spettacolo in calendario di questo Festival per le nuove generazioni volutodalla Fondazione Cornoni, nata per ricordare Federico, giovane attore che aveva saputo prepa-rarsi con tenacia, morto sullasoglia di vedere realizzate diverse sue mete. Come attore: di teatro, di cinema.
Bella e davvero commovente l’idea di cercare una sorta di continuità tra quei sogni stroncati e altri di nuovi attori e gruppi che stanno mettendosi allaprova in spettacoli dalle poetiche più diverse, anche ardue e sorprendenti. Come per questo gioco dell’assurdo che prende ispirazione da una delle fiabe più amate, avendo ben presente la versione di Walt Disney,ma che, tra citazioni sparse - la mela, lo specchio, il fischio/canzoncina dei nanetti -arriva al divertimento grottesco, sempre un po’ folle. Interpreti di questa stravagante «Biancaneve» sono Gabriele Anzaldi, Simone Baroni, Giorgia Iolanda Barsotti e Giorgia Favoti, tutti molto bravi tra forme e caratteri fuori misura, per la protagonista, i tic della strega, il racconto della sua morte (della matrigna infine il cuore conquistato).

Si ride volentieri, un modo anche per sentire insieme le emozioni del teatro, che però alla fine sono di profondo turbamento, quando, con gli applausi, ritorna il ricordo di Federico Cornoni. Tanti palloncini a terra. E’ il compleanno di Biancaneve. E’ elegante la regina, reginacattiva quasi come un nome solo. E’ proprio così? Rocco e Gabri, due ragazzi di buona statura rappresentano i sette nani, costretti a sedersi su piccole seggioline. Battibecchi tra le due presenze femminili, come da interno familiare. Tra passaggi metateatrali, analisi interna delle situazioni, relazioni con il pubblico.

Si elencano le tante versioni della fiaba. Possibile che ci sia anche «Biancaneve sotto i nani»? Buona la torta? C’è il rischio che sia avvelenata? Alla festeggiata viene donato uno specchio a forma di sfera, che però non è del tutto rassicurante. C’è ancora un quasi alla meta. Sono rosse di sangue le mani di Rocco e Gabri. Questo il vero regalo?

«Biancaneve e i sette nazi» - Premio Scenario 2021, produzione Artisti Drama - è stato applaudito a lungo con quel miscuglio di stati d’animo, per il piacere di stare insieme a tea tro, per il ricordo commosso.

Valeria Ottolenghi

News
22/5/2024